Acquaviva archeologica estate 2022

12 agosto 2022

Sospesi e messi in sicurezza gli straordinari reperti emersi dagli scavi AQP di piazza Vittorio Emanuele. La Soprintendenza, ultimato il rilievo topografico riprenderà le ricerche dopo la prossima festa patronale, che altrimenti non si sarebbe potuta celebrare.

Data di Pubblicazione

12 agosto 2022

Scavi archeologici estate 2022

Straordinari ritrovamenti durante gli scavi per la sostituzione della condotta AQP idrica potabile. Un lavoro indispensabile per rinnovare una rete datata che ci ha però anche regalato degli straordinari ritrovamenti coperti dal tempo.


L'area indagata lungo il margine Ovest di Piazza Vittorio Emanuele II le attività di scavo sin qui condotte hanno restituito numerose strutture archeologiche, inquadrabili in un arco cronologico compreso fra il XIII secolo e l'età moderna; nonostante lo scavo abbia consentito unicamente di intravedere l'enorme potenziale storico-archeologico proprio al sito.

in data 10 Agosto 2022 con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio si è concordato di sospendere le attività di scavo preliminare, una volta concluse le operazioni del rilievo topografico, rimandando il completamento delle indagini ad una successiva fase da concordarsi.
Poiché, come da Progetto di scavo condiviso con AQP, i previsti saggi volti a comprendere struttura, funzione e cronologia delle strutture emerse in adiacenza al Palazzo De Mari, lungo il lato Nord della piazza Vittorio Emanuele II, non sono stati ancora avviati, si concorda di procedere con il riavvio delle attività di scavo archeologico a conclusione delle giornate dedicate alla festa patronale, ed è stato fissato al prossimo lunedì 12 settembre la ripresa delle attività di scavo.

Altrettanto rilevante il pozzo ritornato alla luce rimuovendo l'asfalto nelle opere di rifacimento del basolato storico di via Iacobellis e via Ferrante, nei pressi della Cattedrale.

Non ultime sono le scoperte frutto del sapiente lavoro di saggio propedeuticamente predisposto per il restauro delle porte di palazzo De Mari, da cui emergono tratti pittorici di grande bellezza.

Nulla di inaspettato grazie allo straordinario lavoro di ricerca del compianto Austacio Busto che ha lasciato alla città tante tracce metodologiche e storiche, che stanno aprendo scenari davvero entusiasmanti.